SUN TZU TI SVELA IL SEGRETO PER ORGANIZZARE BENE LE TUE NOZZE
Nel 2011 ho iniziato a organizzare il
mio matrimonio, venendo presto rapita da questo mondo luccicante e come buona
parte delle future spose alle prime armi sono finita su Pinterest. Centinaia e
centinaia di foto sui più piccoli dettagli di un matrimonio, in aggiornamento
continuo e velocissimo, da ogni parte del mondo, in tutti gli stili che uno
potrebbe immaginare e di più. Tutte cose bellissime che mi stordivano e
ubriacavano di immagini, col potere di rendermi euforica prima e impanicata un
attimo dopo: c’erano così tante opzioni che mi piacevano, come avrei fatto a
scegliere?
In questo, con mio grande sconcerto,
mi è venuto “in aiuto” il mercato italiano.
Sì perché quando ho cominciato a
richiedere ai vari fornitori alcune delle cose particolari che mi piacevano la
reazione è stata veramente inaspettata. A ripensarci, col senno di poi, avrei
dovuto girare un video delle espressioni che mi si paravano davanti. Sembrava
che tutto d’un tratto mi fossi tramutata in un orribile essere fangoso, dai
denti aguzzi, pronta ad azzannarli, mi guardavano indecisi se gestirmi o farmi
internare. La loro soluzione nella maggior parte dei casi? Farmi sentire “sbagliata” e cercare di
convincermi a optare per soluzioni più tradizionali. Mi ricordo
ancora l’espressione di esterrefatto disgusto della commessa del centro sposi
in cui andai, tra l’altro un nome abbastanza noto nell’ambiente milanese,
quando le chiesi un abito da sposa arancione o blu.
Non mi propose neanche di aggiungere
dei dettagli colorati all’abito bianco che mi aveva portato.
Doveva essere bianco o al massimo potevo variare nella gamma del panna o dell’avorio.
Proprio uguale a quello che avevo chiesto io, no?
Specificai anche che, non portando mai
i tacchi alti, avevo bisogno di scarpe con poco tacco e largo.
Risposta?
- Il giorno del matrimonio non puoi
avere un tacco inferiore ai 7 cm, se non li sai portare ti alleni in questi
mesi.- Punto. Stop. Ciapa su e porta a ca' direbbe mia nonna.
Con la consapevolezza del dopo avrei
dovuto mandarli a quel paese, invece me ne andai affranta e anche umiliata
dalle loro espressioni di disgusto.
Dopo quella brutta esperienza non ho
più messo piede come futura sposa, in un negozio di abiti e ho vinto il mio a un
concorso online. Bianco con inserti blu. Mi piaceva, non fraintendermi, ma non
ho potuto avere quel fatidico momento, quello del batticuore, lacrime pronte a
sgorgare, nel dire – è lui, è il mio abito -.
Quel che è successo a me, è probabile
che accada anche a te se vai allo sbaraglio senza avere la conoscenza di quello
che puoi o non puoi chiedere e a quali fornitori rivolgerti per averlo.
Sun Tzu ne "L'arte delle guerra" ha scritto “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
Sostituendo fornitori a nemico ottieni: “Se conosci i fornitori e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso, ma non i fornitori, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci i fornitori e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
Mi sentivo davvero in guerra in quel periodo. Come tutte le future spose non conoscevo
quel mondo e mi affidavo a chi ne sapeva più di me, leggevo riviste, guardavo i
portali di nozze, parlavo con fornitori, dicevano tutti la stessa cosa: non si
può fare come vuoi tu. Eppure c’era un tarlo dentro di me che diceva che c’era
qualcosa di sbagliato.
Quelle
soluzioni erano sbagliate per me e per il mio futuro marito, non ci
rappresentavano.
Così lontane dal nostro modo di essere
e dai nostri gusti che stavano facendo diventare il matrimonio un evento
estraneo a noi, un evento che non ci coinvolgeva per nulla. Più mi informavo e
più mi rendevo conto di una verità che era sempre stata lì davanti ai miei
occhi, in bella vista, ma celata sotto articoli pieni di fronzoli e belle
parole, tanto infiocchettate quanto fumose:
i
matrimoni che venivano mostrati erano tutti uguali!
Sbam, bastonata nello stomaco per
essere stata così cieca. Erano sempre gli stessi 5 tipi di abiti che venivano
proposti all’infinito. Un anno il fiocchetto era sulla spalla destra e quello
dopo sulla sinistra, nessun cambio sostanziale eppure veniva presentato come
“nuova collezione”, “da sogno”, “tale stilista ha reinventato l’abito da
sposa”. So che mi farò odiare per questo, ma per me era, ed è tuttora, tutto fumo.
Le pubblicità che vedevo sulle riviste
erano sempre degli stessi marchi, così come erano sempre gli stessi i nomi dei
fornitori intervistati. Ogni sposa sogna che il suo matrimonio sia il migliore
di tutti, vuole essere ammirata e perché no, anche invidiata dagli altri. Presa
a modello per quelli futuri, pur non potendo essere emulata.
Problema: se tutte quelle nozze erano
sostanzialmente uguali come facevano gli ospiti a ricordarsele e a non
confonderle tra di loro? Come potevano distinguere nel marasma generale il
migliore?
Risposta: Semplice, non potevano!
Interrogando persone che avevano
partecipato a più di un matrimonio le risposte erano sempre le stesse – la
sposa aveva un bell’abito -, - abbiamo mangiato bene -, oppure – abbiamo
mangiato male -. Cercando di approfondire però non erano in grado di dire come
fosse fatto il “bell’abito” o cosa avessero mangiato, come si fosse svolto
effettivamente il matrimonio al di là di cerimonia, pasto, ballo.
Sì certo.
Grazie mille per averci fatto
partecipare all’ennesimo matrimonio fotocopia.
Grazie per aver rimesso su per
l’ennesima volta lo stesso identico film su videocassetta, rivisto talmente
tante volte che il nastro ormai si è consumato.
Le videocassette però sono passate di
moda, hanno fatto la loro storia e ora sono state soppiantate da nuove
tecnologie.
Tecnologie più vicine alle ESIGENZE
ODIERNE delle persone, quindi perché non aggiornare anche il matrimonio? Perché
non fare sapere alle spose che possono, anzi devono pretendere un evento che
non sia solo bello esteticamente, ma che sia anche loro? Prova a immaginare un
evento che coinvolga nel più profondo non solo la coppia, ma anche i loro
ospiti, non sarebbe fantastico? E allora perché gli sposi non possono averlo?
Risposta: Sì, possono averlo con i fornitori giusti! Il progetto Matrimonio5sensi è nato proprio per rispondere a questa esigenza di coinvolgimento a tutto tondo, l'unico modo per rendere le tue nozze davvero da non dimenticare.
Se preferisci organizzare tutto da te è un po' più difficile, ma non impossibile, prima di tutto devi conoscere bene te stessa e cosa davvero vuoi per il tuo matrimonio e poi devi seguire la mia check list per trovare il fornitore giusto per te e le tue esigenze.
Non ti preoccupare, se avrai bisogno di un consiglio o di un aiuto io sarò qui, basterà scrivermi e troveremo assieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Se preferisci organizzare tutto da te è un po' più difficile, ma non impossibile, prima di tutto devi conoscere bene te stessa e cosa davvero vuoi per il tuo matrimonio e poi devi seguire la mia check list per trovare il fornitore giusto per te e le tue esigenze.
Non ti preoccupare, se avrai bisogno di un consiglio o di un aiuto io sarò qui, basterà scrivermi e troveremo assieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.
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